L’ultima moda tecnologica sono gli assistenti vocali per casa: amazon eco e i suoi derivati, google home e l’ultimo di Apple. Ultimamente Amazon sta vendendo in tutto il mondo svariati milioni del suo assistente vocale, che si farebbe preferire per la sua flessibilità; (delle sue caratteristiche e possibilità, ne scriverò in seguito). A Natale i server Amazon erano talmente intasati per le nuove richieste di configurazioni, che sono andati in tilt ma, altre nubi si sono profilate all’orizzonte del colosso Amazon.
Su App Store sta velocemente scalando le classifiche di tutto il mondo un’app fake (falsa),chiamata “Setup for Amazon Alexa”, che sta traendo in inganno tantissimi utenti che hanno da poco acquistato uno degli speaker smart di Amazon. Al momento, questa app ha raggiunto negli Usa il sessantesimo posto e però al sesto posto nella categoria delle utilities. La app, subdolamente non chiede i dati dell’account amazon, ma l’indirizzo Hip (quello della connessione), il numero del prodotto e il nominativo. Chiaramente è stato sfruttato il grande successo degli Eco per raccimolare dati agli utenti; i dati sono il nuovo oro e fruttano molto denaro a chi li possiede, a nostro discapito. Possibile che Amazon non se ne sia accorta?
Naturalmente statene lontani e avvisate amici e parenti.
Un’altra tegola per Amazon è stata la scoperta del fatto che per errore sono arrivate ad un utente le registrazioni delle operazioni effettuate ad un altro utente. I microfoni di Amazon Eco e compagni sono sempre in ascolto, (li possiamo disattivare premendo un tasto, ma poi si finisce per non farlo neppure di notte), e hanno quindi captato le conversazioni domestiche di questa malcapitata famiglia. Anche quando erano sotto la doccia, quando attivavano o disattivavano il riscaldamento, che lavoro facevano e molto altro. A questo punto si impone una riflessione: sono più i vantaggi o gli svantaggi di questa tecnologia? Di questo ne vorrei scrivere in futuro.