È arrivato Perlego: lo spotify del libri universitari.

Ci guadagnano gli editori. Ci guadagnano gli studenti. Mette tutti d’accordo Perlego, la nuova applicazione che dispone online, in formato ebook, un gran numero di libri universitari. Nell’epoca in cui tutto va in streaming e on-demand, dalla musica ai film passando per le riviste, anche i libri universitari non sfuggono al vento dell’innovazione e delle rinnovate modalità di fruizione dei contenuti arrivate con la rete.
Così Perlego, fondata nel Regno Unito da Gauthier Van Malderen e Oliviero Muzi Falconi, due ex studenti della Bocconi di Milano, ha deciso di portare sul web un catalogo di oltre 200mila libri universitari. Già perché, per uno studente universitario, procurarsi i testi su cui preparare gli esami non è mica facile. I costi da affrontare non sono proprio irrisori. Una ricerca, condotta nel 2013 da Studenti.it su 3 corsi di laurea in 9 Atenei italiani, aveva calcolato una spesa annuale che va dai 400 agli oltre 1000 euro.
Se si aggiungono le spese per le tasse universitarie, ecco che laurearsi comporta un peso oneroso sulle spalle degli studenti e delle loro famiglie. Carico che aumenta nel caso degli studenti fuori sede: un rapporto pubblicato lo scorso settembre da Federconsumatori ha certificato una spesa, per chi sceglie di studiare lontano dalla sua città d’origine, che oscilla dai circa 7.000 ai quasi 9.000 euro annui.
Così è facile che uno studente universitario cerchi le più svariate soluzioni per risparmiare sui costi dei libri. A partire dall’acquisto di copie usate da amici passando dallo scambio sui vari gruppi Facebook dedicati e dai prestiti nelle biblioteche. Dove, però, il periodo concesso per leggere e approfondire il libro si esaurisce in fretta prima di arrivare preparati all’appuntamento con il temuto esame.
E poi ci sono le vie “alternative”: fotocopie integrali dei volumi, messe a disposizione in maniera poco legale dalle classiche copisterie site nei dintorni degli atenei – in barba alla regola del 15% di pagine riproducibili – o copie in pdf, caricate su forum e piattaforme peer to peer. Un po’ come accade per il download pirata di contenuti audiovisivi, problematica che piattaforme come Spotify, per la musica, e Netflix, per film e serie tv, stanno affrontando con un’offerta di contenuti in streaming e on-demand. Allo stesso modo sembra comportarsi Perlego.
Nonostante un’iniziale diffidenza verso la proposta, le case editrici hanno sposato l’idea dei due ex bocconiani: “Li abbiamo convinti – ha dichiarato Oliviero Muzi Falconi a Repubblica – con il nostro modello di business, mirato a retribuire le case editrici efficacemente, restituendo loro la maggior parte del profitto ricavato dalla subscription, in base all’utilizzo mensile dei libri e a una lista-prezzi digitale dei loro titoli, anch’essa stilata per mese”. Il catalogo è attualmente limitato alla lingua inglese. Ma i founder si preparano a sbarcare in Italia e a invadere il mercato dei testi anche in italiano e in audio, per la scuola dell’obbligo. Anche qui con un obiettivo comune: far felici gli studenti senza scontentare gli editori. Il tutto puntando sull’innovazione. Naturalmente, per non danneggiare gli editori, il tutto può essere fruito rigorosamente on line: non è ammesso il dowwnload.

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