PARLIAMO DI BOT: COSA SONO E COME SI USANO!

Non mi riferisco ai buoni ordinari del tesoro, croce e cruccio di molti economisti e di parecchie famiglie di risparmiatori, per i quali dichiaro la mia assoluta incompetenza. Mi riferisco ai Bot, abbreviazione di Robot: in informatica quei programmini che utilizzano l’intelligenza artificiale e accedono alla rete attraverso gli stessi canali utilizzati da noi umani; messaggi, chat, siti web.

Mi sono incuriosito perché ultimamente li trovo sempre più presenti e attivi in skype, in telegram e altri social. In realtà comimnciamo a trovarli un po’ dappertutto, google ne fa largo uso per indicizzare le sue pagine, ma anche altri servizi li utilizzano per automatizzare operazioni troppo complesse o macchinose per l’uomo: compilazione di messaggi automatici in risposta a richieste di utenti per esempio. In questi giorni ho avuto modo di fare un mini corso nel quale l’insegnante, diciamo così, era un fantomatico Bot, opportunamente istruito con tanto di risposte e spiegazioni.

Naturalmente, purtroppo come ogni cosa, viene utilizzato anche per scopi non proprio benevoli: il vituperato spam, l’acheraggio avendo la possibilità di introdursi in pc e reti, i profili falsi di facebook ed altri social che cominciano ad essere una piaga per noi poveri ignari utilizzatori. Desidero però soffermarmi su uno scopo che potrebbe prendere piede nel futuro prossimo sul quale molto si sta investendo anche se al momento moltissimi Bot lavorano nell’ombra; Se opportunamente configurato il Bot, può sostituirsi nelle risposte agli esseri umani al punto che di mese in mese è sempre più difficile distinguere le nostre conversazioni con persone o bot appunto. Così, se provate su skype, potrete trovare un bot che vi darà informazioni sui voli, utilizzando gli algoritmi di sky scanner. Oppure bing music preview che vi farà vedere ed ascoltare brani di musicisti, o quello che vi informerà su atleti o squadre di qualsiasi sport, e molti altri saranno implementati. I progressi degli ultimi anni sono dati dal fatto che i Bot sono in grado di apprendere dai loro stessi errori ma anche dalla loro interazione con le persone reali, riuscendo a dare risposte sempre più pèuntuali e precise. Possiamo immaginare allora servizi clienti con Bot che lavorano per dare assistenza, vendere;Bot che ci informano del meteo, orari di voli, Bot medici, sportivi, giornalistici, giuridici ed altr. Difficile prevederne gli sviluppi.

Mi sono così divertito a fare un video sul mio canale youtube, nel quale interagisco con i Bot.

https://youtu.be/6Vfn8uBJPzk

LE MERAVIGLIE DI KODI.

Trovo kodi particolarmente interessante, soprattutto per me da quandoh funzionano anche gli screen readers.

Ma cosa è kodi? è sostanzialmente un aggregatore multimediale: una applicazione che ci consente di utilizzare al meglio i contenuti multimediali, audio e video, disponibili in internet e sui nostri pc. Grazie a kodi e ai suoi innumerevoli plugin (piccoli programmini satellite), possiamo vederci le tv da tutto il mondo anche organizzate per tematiche (sport, intrattenimento), ascoltarci radio da ogni dove, ordinare i files audio e video del nostro pc, registrare, giocare, lehgere i più disparati formati, ascoltare i vari podcast, gli audiolibri e fare molto altro.

Bene/ ma come funziona? Si installa kodi, da questa pagina https://kodi.tv/downloadsi cercano alcuni plugin per le varie possibilità offerte: youtube, youtube music, rai on demand, amazon video, netflix ecc, e si comincia. Esistono poi delle raccolte che contengono i plugin più funzionali: uno di queste è kodi mode. Si lancia kodi e possiamo già raggiungere migliaia di radio, video, musica. La comodità reale di questo programma consiste nel fatto che abbiamo tutto a portata di mano, senza andare a perderci nel mare magno di internet le varie stazioni radio o raccolte musicali o video. Poi esistono plugin per aggiungere ulteriori menu, registrare da qualsiasi fonte, giocare, utilizzare i torrent: insomma, tutto un mondo da scoprire; perchè non esplorarlo?

Qui potete vedere sul mio canale youtube una dimostrazione di ciò che possiamo fare con kodi.

https://youtu.be/ysERSRpHwkg

L’ESTENUANTE FATICA DEL CAMBIAMENTO: (PARTE II).

L’allenamento al cambiamento diventa importante, compiendo alcuni esercizi come per esempio, accettando piccole sfide che ci portano a superare il nostro limite. Quando mi allenavo facendo judo in palestra, dovevo ripetere gli automatismi svariate volte: meglio fare mille volte sei cose, piuttosto che mille cose sei volte. Noioso? Si ma alla fine i risultati sono tangibili.

LE TRAPPOLE DEL CAMBIAMENTO:
1 – la prima e’ l’abitudine: “abbiamo fatto sempre cosi'”. L’abitudine da’ sicurezza e quindi tendiamo a reiterarla. Le grandi squadre, sono solite vendere i giocatori piu’ pregiati nonostante il mugugno dei tifosi;
2 – No a prescindere: proprio per l’emozione e la fatica che il cambiamento provoca inevitabilmente;
3 – La lamentela: terribile e distruttiva. Il linguaggio ha un potere degenerativo se utilizzato per le lamentele: se io dico che una persona e’ antipatica, tutti cominceranno a dirlo;
4 – Il pregiudizio: sempre in agguato. Generato dalla paura, dall’ignoranza di una situazione. Qui il link ad un mio video sul potere del pregiudizio:

https://youtu.be/f2HEK2nWcBc5 – La competenza: più sappiamo e più rischiamo. Siamo convinti di sapere cose che sono già cambiate.
6 – L’esperienza che può essere amica o nemica traendoci in inganno.

Per concludere, dobbiamo sempre tenere accesa la fiammella del dubbio, non avere l’orrore del possibile fallimento, non inseguire il successo coltivare il cambiamento solo con chi lo vuole veramente, non avere paura di condividere e avere il coraggio di investire una parte di se a fondo perduto. E’ davvero faticoso e rischioso, ma e’ l’unica cosa che si può e si deve fare per il futuro nostro e delle prossime generazioni.

L’ESTENUANTE FATICA DEL CAMBIAMENTO. (PARTE I)

Il cambiamento talvolta ci assale: lo temiamo, lo subiamo, ci mette in crisi, ci crea disagio facendoci sperimentare la nostra proverbiale inadeguatezza; mentre talvolta siamo proprio noi i protagonisti di un cambiamento, auspicandolo e lavorando alacremente per realizzarlo.
Ma perchè cambiare e cosa è il cambiamento? Il cambiamento è naturale, tutto è cambiamento: temperatura, ma anche il nostro umore, le circostanze: fattori interni ed esterni. Le persone per cambiare qualcosa, muovono energie perchè tendono a realizzare cose buone e nuove. Ma cambiare punti di vista, abitudini, modalità è estremamente faticoso: consuma molte energie il doversi riprogrammare, accettare il contributo e le idee degli altri. Dicono i soliti studiosi che, mentre nel 1940 la conoscenza cambiava ogni 2 anni, nel 2004 siamo passati a 18 mesi e oggi? Oggi cambia tutto ogni 11 ore; non è sorprendente?
E allora! mentre un tempo l’unità di misura era l’esperienza, oggi di questa non ce ne facciamo molto. Oggi il parametro sembra essere il sapersi districare in modo critico: il discernimento e soprattutto la flessibilità. Abbiamo tutti una zona di confort che, a dirla tutta, si è di molto assottigliata. Un tempo un padre poteva dire a suo figlio (lascia fare a me che ho esperienza”, oggi i figli ci prendono il telecomando o l’iphone e risolvono a noi i problemi. Non possiamo ovviamente avere tutte le risposte e diventa fondamentale sapere dove andare a prendere queste risposte, vagliarle criticamente e farne tesoro. Naturalmente tutto va troppo veloce ed è inutile e impossibile raggiungere la perfezione; dobbiamo dosare le nostre energie fisiche e soprattutto mentali per resistere appunto al cambiamento.
Il cambiamento ci costa paure, fatica e aggressività; dobbiamo dunque dialogare (valorizzare al massimo il lavoro in gruppo),, ascoltare, pensare alla crescita e ai benefici che ne derivano. Se ci si allena ai cambiamenti, sviluppiamo una muscolatura più forte.
Ci sono trappole che vanno scoperte e disinnescate…….

SE SEMBRA IMPOSSIBILE, ALLORA SI PUÒ FARE.

le sfide piccole e grandi, mi hanno sempre affascinato; sono state il viatico della mia vita, la molla che mi ha lanciato nel superamento degli ostacoli.

mi ha catturato il titolo di questo libro di beatrice vio, la famosa schermitrice paraolimpica, “se sembra impossibile allora si può’ fare”. mi sono sentito personalmente coinvolto: stesso approccio alla vita, stessa volontà’ di non arrendersi affrontando le difficoltà’ con il sorriso.

magari non diventerà’ una scrittrice, pero’ la lettura risulta scorrevole e finisce per diventare un libro motivazionale, di stimolo per tutti quelli che, pur avendo tutto, si deprimono, si piangono addosso e buttano via le energie migliori lamentandosi.

Ho letto-ascoltato il libro da audible, una piattaforma di libri letti da lettori professionisti che aggiungono valore all’opera stessa. Ho inserito qualche scampolo nel video che ho fatto per youtube.

https://youtu.be/PrIPl3-JfJI

IL DECALOGO DEL BUON LETTORE: 10 BUONI MOTIVI PER LEGGERE.

Il decalogo del buon lettore: 10 validi motivi per farlo.

1 – per diventare scrittori bisogna fare scorpacciate di libri;
2 – leggere è un cibo per la mente e per questo motivo deve essere buono;
3 – leggere trasforma la realtà: se sei sul metrò di primo mattino e ti aspetta una grigia giornata di lavoro e fuori piove, puoi sentire l’odore del mare solo con la magia della lettura;
4 – un libro ti aiuta a stare con i piedi per terra: può sembrare una contraddizione ma non lo è. Chi è depresso non legge e perde il contatto con la realtà. Entrare nelle storie degli altri è un esercizio semplice che ci aiuta a sentirci più leggeri;
5 – Ti impedisce di sbattere la testa contro il muro per lo stress: lo prova uno studio condotto da David Lewis neuropsicologo dell’università del Sussex. Ha dimostrato che bastano 6 minuti di lettura per abbassare lo stress del 68 per cento;
6 – Leggere è il segreto di chi ha successo: .questa condizione personalmente non mi affascina e non è detto che basta il successo per essere migliori;
7 – La lettura è il metodo migliore per non rimbambirsi davanti alla televisione: perchè, diciamocelo, tra un buon libro e una telenovela, la scelta non si pone;
8 – Ci evita cattive figure: arricchisce il vocabolario, sfrucullia le nostre sinapsi e insegna il corretto uso dei verbi: perchè se io non avrei letto pile di libri ””’
9 – cancella il piattume e ci permette di sperimentare i sentimenti e le emozioni dei personaggi dei libri che stiamo leggendo rinverdendo vecchi e nuovi fremiti;
10 – è una coccola per la mente. Quando leggiamo ci prendiamo il tempo per noi, è un momento solo nostro, scegliamo di regalarci altri spicchi di vita e emozioni.

https://youtu.be/8LR0wVSS1f4

NON DI SOLA CARTA: ESPERIENZE DI UN LETTORE!

Fin da piccolo ho amato incondizionatamente la lettura anche se, lo devo ammettere, ora le altre passioni, la musica e l’informatica, nonchè i doveri istituzionali,spesso rubano la scena, il tempo e lo spazio. Sempre da piccolo, lontano da casa recluso in collegio, baravo sull’età col bibliotecario per farmi dare libri che, a suo dire, non erano ancora adatti a me; Quando ha scoperto poi il mio imbroglio, ho dovuto esercitare l’arte della diplomazia per convincerlo a fingere di non averlo scoperto.
Leggendo i commenti su un gruppo dedicato ai libri, mi rendo conto che molte persone, per fortuna non tutte, si fissano più sul contenitore che sul contenuto: (io/ cartaceo a prescindere, (ma vuoi mettere l’odore della carta, il fascino dell’oggetto libro); (io con l’ibook posso ingrandire, evidenziare …). Poi succede che è la tecnologia a decidere per tutti noi, proprio come è stato con il vinile soppiantato dai cd, ora già al tramonto a vantaggio delle pen drive, hardisk e on line, ora i cultori del vinile sono una cerchia ristretta. Accade così che si amano gli smartphones a prescindere, gli abiti firmati a prescindere, le automobili a prescindere; ci si innamora appunto dell’involucro, dell’oggetto smartphone senza pensare a quanto può effettivamente esserci o non esserci utile. Io, per amore della lettura, dell’evadere, delle idee veicolate dal libro sotto qualsiasi forma, sono passato attraverso innumerevoli supporti. Dal libro Braille, voluminoso, rarissimo (poche migliaia in tutta Italia), ai libri letti da voci improponibili su musicassette, che mi hanno portato comunque alla laurea, per continuare sui cd, per approdare agli mp3 su hard disk, pen drive, memory card e on line. E ancora ai libri digitali letti con le barre Braille e con le sintesi vocali dei pc, sempre più performanti. Adattandomi gradatamente pur di continuare a leggere, a nutrirmi di cultura. Innamorarsi del contenitore è una grossa tentazione: è come dimenticare la meta per arrendersi al fascino della nave che alla meta ti ci dovrebbe portare. Mi piacerebbe che ciascuno lasciasse la sua esperienza: sarebbe davvero interessante.

Io, per amore della lettura, dell’evadere, delle idee veicolate dal libro sotto qualsiasi forma, sono passato attraverso innumerevoli supporti. Dal libro Braille, voluminoso, rarissimo (poche migliaia in tutta Italia), ai libri letti da voci improponibili su musicassette, che mi hanno portato comunque alla laurea, per continuare sui cd, per approdare agli mp3 su hard disk, pen drive, memory card e on line. E ancora ai libri digitali letti con le barre Braille e con le sintesi vocali dei pc, sempre più performanti. Adattandomi gradatamente pur di continuare a leggere, a nutrirmi di cultura.

Innamorarsi del contenitore è una grossa tentazione: è come dimenticare la meta per arrendersi al fascino della nave che alla meta ti ci dovrebbe portare. Mi piacerebbe che ciascuno lasciasse la sua esperienza: sarebbe davvero interessante.

LA NOVITA’ PIU’ ECLATANTE DI IOS 12? FORSE LA APP COMANDI.

Da qualche tempo è uscita la versione 12 di ios: il sistema operativo dei nostri iphone. Le novità non sembrano essere così evidenti, e comunque non sono di quelle che saltano all’occhio: un po’ di emoticons, qualche restiling grafico e poco altro.

Con la versione attuale di ios però. è stata resa disponibile una app che, con un po’ di dedizione, può esserci utile. Si chiama comandi e deve essere scaricata dall’appstore. Con questa app, è possibile programmare una serie di operazioni e farle svolgere lanciando il programma che viene generato, anche associandola ad una parola che può essere registrata su Siri: l’assistente del nostro cellulare. All’apertura della app, si presentano 2 sezioni: la libreria, dove ci saranno i programmi personali che produciamo, e la galleria, molti programmi già pronti all’uso. Si possnno condividere con gli amici. Qualche esempio: possiamo localizzarci, sapere quanto tempo impiegheremo per tornare a casa, comunicarlo ai nostri familiari via messaggio e farci, nel mentre, leggere un libro ascoltarci della buona musica. Possiamo associare questa procedura automatizzata ad una o 2 parole che registriamo su siri, per esempio (sto arrivando). Quello che si potrà fare dipende solo dalla nostra creatività, dal tempo che vogliamo dedicare per preparare questo programma e dal vantaggio che ce ne deriverà. Così possiamo trovare programmi già pronti di traduzione e invio per mail, conversioni tra formati diversi, generazione di codici qr per passare connessioni di reti, consultazione rapida di orari ferroviari, appuntamenti condizionati e innumerevoli altre cose.
Sul mio canale youtube ho prodotto un video che ne mostra le potenzialità.

https://youtu.be/ukYzqMQC1XI