Non di sola carta: esperienze di un lettore per passione.


Immagine libro braille.


mani che leggono con l’optacon.

Per coltivare le proprie passioni si compiono sacrifici decisamente irrazionali: ho speso cifre iperboliche per i pc, per gli scanner che mi permettevano di leggere quando gli ebook erano una promessa, ho passato notti insonni intorno ai pc, alla musica da ascoltare e suonare. Io poi sono patologico: mi appassiono a molte cose e finisco per esaurirmi e non eccellere in niente. Fermiamoci per ora alla lettura. Forse la fame ti viene quando non hai da mangiare: già ho scritto dei pochissimi libri disponibili in Braille, del mio barare sull’età per carpire libri al bibliotecario del collegio. Ho 2 ricordi straordinari della mia infanzia di lettore: il bibliotecario per farci leggere libri, si sottoponeva ad ore ed ore di dattilografia, facendosi dettare libri che trascriveva; semplicemente commovente il suo sforzo che io premiavo ovviamente leggendo il libro appena dattilografato. Una assistente al doposcuola, l’unica, ci chiamava tutti intorno e ci leggeva ad alta voce i libri di Salgari che ascoltavamo in trance. Ho cominciato poi ad ascoltare i libri registrati su audiocassette: l’ascolto dei libri implica una concentrazione particolare per non arrivare a russare più forte della fonte sonora. All’università, dopo la proverbiale crisi per non poter disporre di libri giuridici, avevo studiato una soluzione col mio ex direttore del collegio, che alla sua chiusura era stato trasferito alla biblioteca civica di Torino, per farmi registrare i libri sui quali studiavo per poi restituire le audiocassette alla biblioteca che le metteva a disposizione di altri. Sono orgoglioso di aver così costituito il primo nucleo di audiolibri della biblioteca. Ho trovato autentici angeli dalle voci sgraziate che, con letture e pronunce terribili, mi hanno comunque permesso di laurearmi e specializzarmi in diritto internazionale. Le possibilità di leggere si sono ampliate: per qualche tempo ho letto con l’optacon, apparecchio costosissimo acquistato in America che consisteva in una telecamera che si faceva scorrere sul foglio, collegata ad una matrice tattile di 144 lamelle che ti vibravano sotto il polpastrello dell’indice sinistro che dopo un po’ ti facevano formicolare tutta la mano. Ho ancora questo cimelio, eppure con quell’apparecchio infernale ho consultato codice civile ed altri, libri, cartine geografiche e stradali e i primi pc commodore, 286 e simili.

Io che leggo con l’optacon

Sono passato alle nastroteche, alle cassette a 4 piste, riversate successivamente su cd e mp3, alle letture scansionando interi libri che poi venivano letti da sintesi vocali marziane all’inizio e via via sempre più performanti. Ho sperimentato radio web dove venivano mandati libri a ciclo continuo. Sono passato alla battaglia con gli editori per ottenere la copia digitale accanto a quella cartacea con risultati poco apprezzabili, ma ricordo la denuncia ad alcuni di noi della Rowling, si proprio lei, per aver divulgato la copia presa allo scanner di un suo libro stra venduto.

E ora che possiamo acquistarci gli ebook a prezzi inferiori al cartaceo da leggerci con gli smartphone, ora che possiamo acquistare o reperire audiolibri letti ad arte da voci professionali, mi duole constatare che in pochi leggono assiduamente. Che in pochissimi sosterrebbero il sacrificio di stare ore allo scanner, di farsi martoriare un dito o di attendere per mesi una copia da leggere o pagare un lettore per farsi registrare un testo, di spendere cifre da capogiro per acquistare una Barra Braille per metterci sopra i libri da leggere e consultare. E le riflessioni potrebbero continuare: in realtà non abbiamo più fame, ci crogioliamo nelle nostre case e nelle tecnologie e non dobbiamo stupirci della decadenza della nostra cultura e della nostra civiltà.

4 risposte a “Non di sola carta: esperienze di un lettore per passione.”

  1. I tuoi articoli sono sempre molto interessanti caro Valter. Stimolano a muoversi e imparare sempre di più. Leggere è sempre molto importante per tutti. Ricordo in particolare una ragazza non vedente fantastica con cui ho fatto viaggi indimenticabili. Questi giri per il mondo nascevano dalle sue letture. Grande lettrice fantasticava sul suo viaggio futuro lasciandosi coinvolgere dai racconti. Grazie Valter!

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