ACCESSIBILITÀ DEI SERVIZI PUBBLICI A SPORTELLO; A CHE PUNTO SIAMO?

Tutto sembrerebbe scontato: legge Stanca, diversi regolamenti e circolari, che non lascerebbero scampo, ormai il disagio dei cittadini è vecchia storia ….. ma a chi non è mai capitato di aver trovato personale allo sportello decisamente non preparato ad affrontare problematiche inerenti le persone disabili

ma non solo, anche per gli anziani in difficoltà con la tecnologia, che balbetta frasi cariche di ansia che fanno inferocire chi le ascolta.

Già è difficile raggiungere lo sportello: corridoi, scale, tornelli, prenotazione del numero; per non parlare dei bancomat, vero spauracchio anche solo per gli anziani,posto dove apporre la firma, imbarazzo dell’impiegato che, se è incline alla bontà, magari ti aiuta! eccetera.

Nelle leggi e circolari si manifesta il diritto di esprimere la propria volontà in autonomia, ma come? Predisponendo, ad esempio, i servizi in tutti i canali di comunicazione possibili (telefono, mail, internet). In una circolare, 3/17, si raccomanda la formazione del personale, oltre che l’utilizzo dei nuovi strumenti messi a disposizione dalla tecnologia Vengono inoltre date indicazioni: sulla gestione delle attese agli sportelli, sulla mobilità all’interno degli uffici, sulla predisposizione di postazioni adeguatamente attrezzate con ausili assistivi con lo scopo di permettere alle persone di portare a termine le operazioni in autonomia. La circolare sembra chiara ….. ora gli enti pubblici non avrebbero più alibi per ottemperare a queste direttive. Ci riusciranno, oppure prevarrà ancora il pressappochismo, lo spontaneismo, la superficialità che si è impadronita di tutti noi? Ma, che dite! che conosco già la risposta?

Come un non vedente può “vedere” un film senza farselo raccontare?

Sono un appassionato di cinema: mi piace molto frequentare le sale cinematografiche, anche se oggi frequentare il cinema è piuttosto anacronistico: i film ce li vediamo a casa, anche se non è proprio lo stesso.
Il problema si presentava quando era necessaria una descrizione dell’accompagnatore di turno nei momenti privi di dialoghi. Ricordo ad esempio, uno spezzone del film “il pianista”, nel quale ci sono più di 10 minuti senza alcun dialogo: la scena riprendeva ciò che vedeva dalla finestra un ebreo nascosto, un assalto dei partigiani polacchi ad una caserma occupata dai tedeschi. Così poteva accadere che, o il film ci veniva descritto con dovizia di particolari a voce sostenuta provocando le ire dei vicini di posto, oppure quando i nostri accompagnatori, sopraffatti dalla vergogna o troppo presi dalle vicende cinematografiche, si dimenticavano di descrivere particolari significativi. Per non parlare di ciò che avviene a casa dove si finisce per stressare i familiari per sapere qualche particolare: “e allora! cosa sta succedendo”, e lascio solo immaginare il fastidio di dover chiedere e quello di dover rispondere.
Ora esiste una app sugli smartphone che può risolvere questo aspetto. Si chiama Movie Reading, ma come funziona? La si scarica, ci viene proposto un catalogo, ancora troppo povero, si scarica la audio descrizione e si porta il nostro smartphone al cinema. Si attende pazientemente l’inizio del film, si toglie l’illuminazione al cellulare per non dare fastidio in sala, ci si mette la cuffia e si attiva l’app. Questa si sincronizza con l’audio che viene captato e nei momenti in cui la descrizione è necessaria, la si può ascoltare dalla cuffia stessa.
Il video che propongo, consente di farsi un’idea di ciò che avviene. In https://youtu.be/lsguKNyqZEM questo modo si può andare al cinema con gli amici godendo a pieno dei vari passaggi del film.
Ma cos’è una audio descrizione? Praticamente è la lettura di ciò che lo scenografo scrive per dare istruzione agli attori di quali devono essere i gesti da compiere oltre al dialogo e va a coprire gli spazi vuoti nei quali, in assenza di parole, il non vedente non potrebbe avere alcuna informazione.
C’è da augurarsi che questa lodevole iniziativa possa continuare in modo da consentire di inserire nel catalogo l’audio descrizione dei film che escono.

RACCONTARE, RACCONTARSI: MA PERCHÉ?

Prima o poi ci sorprendiamo a raccontare e a raccontarci; Magari davanti ad una birra, con amici, nelle chat e nei social, ma questo aspetto meriterebbe un approfondimento a parte.

E’ innegabile che l’istinto al racconto abita in noi, è innato: proprio come l’aria che respiriamo: ha tramandato avvenimenti per millenni, personaggi politici, sportivi, di spettacolo sentono l’esigenza di raccontare la loro vita; anche noi nei blog, in Facebook raccontiamo con più
o meno superficialità le nostre piccole traversie quotidiane.

Ma perché raccontiamo, a cosa ci serve? Vorrei andare oltre all’esibizionismo pur presente, all’autocompiacimento narcisistico che prima trovavamo nei bar e ora in internet. Chi si racconta vuol riprendere in mano il tempo e coniugare passato, presente e futuro. Per chi crede la Fede cristiana è l’intreccio fra due racconti: quello della nostra esistenza quotidiana con la storia del Signore Gesù. E` che, con il racconto di sé a sé o di sé ad altri, noi ricuperiamo il gusto di vivere. Riprendiamo in mano il tempo e ne intuiamo il senso. Per chi racconta, il tempo non è un capriccioso procedere in balia del caso; né il rigido ripetersi dei cicli della storia. Chi racconta sa coniugare uno sguardo al passato fatto di gratitudine, uno al futuro carico di speranza e uno al presente percepito come ricco di significato e come appello di responsabilità. Raccontare aiuta dunque ad amare la propria vita. Certo, la nostra storia avrebbe potuto essere migliore, con qualche spreco di meno e forse con una dose maggiore di responsabilità. Ma raccontare aiuta a fare pace, a godere della propria vita così come è stata, semplicemente perché è la propria, nei suoi risvolti più nobili e in quelli meno gloriosi, nelle sue conquiste e nelle sue fragilità. Il miglior modo per trovare il «senso» (come significato e come direzione) della propria esistenza è dunque di raccontarla.

VIAGGIO NEL BENE E NEL MALE DEL NOSTRO TEMPO: UN LIBRO DI VALORE ASSOLUTO.

La recensione in video su YouTube. La mia, ovviamente.Questo libro di recensioni ne avrà avute innumerevoli e tutte sicuramente migliori della mia. Questa estate seguendo l’impetuoso fiume delle mie letture, accanto a libri meno impegnati, mi sono piacevolmente imbattuto in “un altro giro di giostra” di Tiziano Terzani.

Di lui a me piace la curiosità instancabile del viaggiatore, la fascinazione del passato unita alla speranza del presente e del futuro, e molto altro. Di frasi estremamente significative riportate nel libro, bisognerebbe riempire un intero taquino così come di molte storie tratte dalla saggezza di varie filosofie e religioni. Ne riporto solo una emblematica sul fatto che per essere testimoni Veri occorre vivere pienamente l’esperienza di ciò che si vuole testimoniare: “Bisogna personalmente fare l’esperienza per capire. Altrimenti si resta solo alle parole che di per sé non hanno alcun valore, non fanno né bene né male”; e di parole nel nostro tempo se ne dicono e scrivono con piglio bulemico.

Ma ecco la storia:

“Gandhi conosceva questa verità e la praticava.

Un giorno una madre gli portò suo figlio. Aveva quindici anni e il medico gli aveva ordinato di non mangiare più zucchero altrimenti la sua vita sarebbe stata in pericolo. Il ragazzo non sentiva ragione, continuava a rimpinzarsi di dolciumi e la madre sperava che Gandhi la potesse aiutare. Gandhi ascoltò, poi disse: «Ora non posso farci niente. Tornate fra una settimana».

Quando tornarono, Gandhi prese il ragazzo da parte e gli parlò. Da allora il ragazzo non toccò più niente di dolce. «Gandhi-ji, come hai fatto?», gli chiesero i suoi seguaci. «Semplice», rispose la Grande Anima. «Per una settimana io stesso non ho toccato zucchero e così, quando ho parlato a quel ragazzo sapevo cosa voleva dire non mangiarlo e sono stato convincente.»

Ah, Gandhi!

Poco prima che fosse assassinato qualcuno gli chiese quale fosse il messaggio della sua vita. E lui rispose: «La mia vita è il mio messaggio»”.

Viaggiare per Tiziano Terzani è stata la sua ragione di vita e, quando gli è stato diagnosticato un cancro, la sua risposta è stata immediata e istintiva: continuare a viaggiare concretamente e simbolicamente alla ricerca … Anche il tema della morte che noi esorciziamo con metodo, è affrontato con originalità in questo libro.

Lascio il link per l’acquisto eventuale su Amazon, nel caso foste stati minimamente incuriositi. Io lo ho letto, o meglio ascoltato, su Audible: una piattaforma sempre più ricca ed interessante di audiolibri. L’ascolto, se il lettore è bravo, risulta davvero coinvolgente.

 

Audible:

www.audible.it

TECNOLOGIA: LUCI ED OMBRE.

Il mio video sulla tecnologia.La parola tecnologia indica: tutte quelle tecniche utilizzate per produrre oggetti atti a migliorare le condizioni di vita dell’uomo;
non sono solo realizzazioni concrete, ma anche procedure astratte. Di sicuro hanno cambiato la vita, i pensieri e le abitudini di ciascuno di noi. Ma in
meglio o in peggio? Le luci le vediamo tutti, anzi spesso ci abbagliano: comodità impensabili solo pochi anni fa, maggiore produttività, migliore gestione
del tempo, nuove insperate possibilità. Le ombre ci sfuggono, distratti come siamo. Davvero ci fanno bene la televisione, il cellulare, il wifi, i cibi
industriali, le auto? tanto per citare alcuni ritrovati della tecnologia. E che dire della nostra socialità, dei nostri pensieri anestetizzati, della nostra
pigrizia nei movimenti, della nostra noia, della nostra distrazione perenne, del nostro sentirci costantemente inadeguati. Di certo ogni progresso comporta
un prezzo da pagare ma purtroppo non possiamo ne riportare indietro la merce, ne recuperare il rimborso del prezzo pagato che a volte è troppo alto. Non
abbiamo il tempo e le forze per metabolizzare, elaborare strategie di difesa. Dobbiamo allora fare appello alla nostra capacità di discernimento al quale
bisogna essere educati: sapere cosa utilizziamo e quanto, imparare a rinunciare a qualcosa, darci i tempi per pensare, leggere e ancora leggere fidandoci
delle sentinelle che ci avvisano di pericoli in avvicinamento.

VIETATO LAMENTARSI.

Sicuramente non ERA passata inosservata la notizia del cartello che era apparso sulla porta di casa Santa Marta. Era stato donato a papa Francesco un cartello dallo psicoterapeuta Salvo Noè durante una udienza, con 2 parole molto semplici: vietato lamentarsi. Si perché siamo tutti lagnosi e ci lamentiamo proprio di tutto; sempre: del tempo “troppo Caldo”, “troppo freddo”, Che fastidio questo o quello. Si sbuffa per una cosa che ci viene detta, ci si lamenta per l’insoddisfazione che ci induce una certa cosa: ci si lamenta proprio sempre.

L’atteggiamento ci fa diventare dei perenni vittimisti e di ogni cosa vediamo esclusivamente il lato negativo. Tutto ciò è distruttivo: la parola è generativa, se dico che una persona è antipatica, induco gli altri a pensare che questa è davvero antipatica. Certo la lamentela è talmente istintiva che dobbiamo dominarci per evitare di farla; certo che produciamo uno sforzo per trovare dei lati positivi ma, se lo faremo più e più volte, questo stile diventerà per noi abitudine e i risultati poi saranno tangibili. Qualcuno potrebbe reagire dicendo che infondo l’entusiasmo non dà da mangiare, però l’entusiasmo e comunque un pensiero positivo può trovare il modo per cercarci da mangiare.

Leggi tutto “VIETATO LAMENTARSI.”

WordPress Resources at SiteGround

WordPress is an award-winning web software, used by millions of webmasters worldwide for building their website or blog. SiteGround is proud to host this particular WordPress installation and provide users with multiple resources to facilitate the management of their WP websites:

Expert WordPress Hosting

SiteGround provides superior WordPress hosting focused on speed, security and customer service. We take care of WordPress sites security with unique server-level customizations, WP auto-updates, and daily backups. We make them faster by regularly upgrading our hardware, offering free CDN with Railgun and developing our SuperCacher that speeds sites up to 100 times! And last but not least, we provide real WordPress help 24/7! Learn more about SiteGround WordPress hosting

WordPress tutorial and knowledgebase articles

WordPress is considered an easy to work with software. Yet, if you are a beginner you might need some help, or you might be looking for tweaks that do not come naturally even to more advanced users. SiteGround WordPress tutorial includes installation and theme change instructions, management of WordPress plugins, manual upgrade and backup creation, and more. If you are looking for a more rare setup or modification, you may visit SiteGround Knowledgebase.

Free WordPress themes

SiteGround experts not only develop various solutions for WordPress sites, but also create unique designs that you could download for free. SiteGround WordPress themes are easy to customize for the particular use of the webmaster.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: